Comprendersi con il cuore
I vissuti affettivi – cogliere il non detto
“La nostra meta non è di trasformarci l’un l’altro,
ma di conoscerci l’un l’altro ed imparare a vedere e a rispettare nell’altro ciò che egli è:
il nostro opposto e il nostro completamento.”
(Hermann Hesse, 1877-1962)
L’uomo non vive su un’isola deserta. È invece inserito in un mondo di relazioni. Vivere è comunicare. Ognuno di noi con il suo corpo, con il suo comportamento e anche con i suoi silenzi continua a mandare messaggi agli altri. P. WATZLAWICK dice chiaramente che “Non si può non comunicare “. L’essere umano entra in contatto con gli altri utilizzando parole e servendosi della gestualità. Eppure nonostante questa miriade di informazioni, mandate e ricevute anche tramite le nuove tecnologie, abbiamo grandi difficoltà a comprenderci.
Per quali motivi? È possibile incrementare la nostra reciproca comprensione mettendoci il cuore? Anzi, gettando il cuore oltre l’ostacolo?
Ci proveremo assieme condividendo liberamente ma con rispetto le nostre esperienze. L’intento è quello di intrecciare la ricerca teorica, le voci dei pensatori e dei testimoni con la realtà percepita quotidianamente da ciascuno di noi.
” Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. “
(Antoine de Saint – Exupéry, 1900-1944) .
OBIETTIVI
- Riuscire ad esternare e recepire rispettosamente l’esperienza personale.
- Considerare assieme le difficoltà di capirsi e comprendersi e contestualizzarle.
- Cercare strategie per migliorare il nostro modo di comunicare.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Confronti esperienziali. Richiami teorici. Riflessioni condivise. Spazi d’ascolto. Supporti visivi. Materiale elaborato allo scopo. Schede finalizzate. Letteratura specialistica.
Facilitatori
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