formazione mediazione

LA MEDIAZIONE SOCIALE

conferenza a cura del dott. Thierry Bonfanti

Qual è l’essenza della mediazione?

Come funziona questa forma di interazione sociale?

Qual è il suo potenziale nel promuovere la crescita della comunità e la qualità delle relazioni umane?

Una serata per scoprire insieme uno strumento prezioso per promuovere il dialogo, la comprensione, l’incontro intorno a noi, prevenendo non solo i conflitti ma anche tutte quelle tensioni, incomprensioni e pregiudizi che ci allontanano dagli altri e da ciò che è diverso da noi. Perchè siamo tutti potenziali mediatori.

PARTECIPAZIONE GRATUITA

segnalateci la vostra presenza a led@vsi.it

iniziativa realizzata nell’ambito della settimana dell’accoglienza 2023

La mediazione è spesso associata al conflitto, ma trova un’applicazione anche in situazioni in cui non vi sono conflitti. Queste situazioni si caratterizzano tuttavia con una difficoltà ad incontrare l’altro, specialmente se diverso da sé per etnia, religione, genere, età, condizione sociale, orientamento sessuale, ecc.

Questo porta all’isolamento o alla chiusura nel proprio gruppo di appartenenza.

La mediazione sociale vuole offrire un ponte per ridurre le paure, i pregiudizi e gli stereotipi. Mancano tantissimo le pratiche mediative di questo tipo e sono poche le occasioni d’incontro e di confronto mediato in una cultura che privilegia le situazioni frontali.

Se la relazione è il nutrimento dell’anima e, come dice padre Livio Passalacqua, se la persona è relazione, dobbiamo operare per creare e divulgare la mediazione sociale, vero strumento di educazione al dialogo.

Il dott.  Thierry Bonfanti risponderà inoltre a tutte le domande e una buona parte di questo incontro sarà dedicato al dialogo.

iniziativa realizzata in collaborazione con

  • Data e Ora

    giovedì 5 ottobre 2023

    ore 20.00-22.00

  • Sede corso

    Villa S. Ignazio, Via delle Laste 22 – Trento

  • Info vitto e alloggio

    Contatta i colleghi della coop. Villa S. Ignazio

    t. 0461 238720

Thierry Bonfanti

Psicologo, psicoterapeuta, mediatore e formatore con indirizzo “non direttivo interveniente”. Supervisore di diversi centri di mediazione (Modena, Bolzano, Trento). Insegna la mediazione in diverse università italiane e straniere (Trento, Verona, Strasburgo, Toronto) e all’ISPI di Milano. Pratica la mediazione in ambito penale, aziendale, interculturale e familiare.

Approfondisci

La Mediazione sociale

articolo a cura del dott. Thierry Bonfanti

Formazione alla mediazione

6^ edizione – Un anno di formazione esperienziale

8 fine settimana
una volta al mese

a partire dal 11-12 novembre 2023

Il Corso di Formazione alla Mediazione proposto dal L.E.D. a Villa S. Ignazio è un corso decisamente unico nel suo genere. L’approccio proposto dal conduttore, lo psicologo e psicoterapeuta Thierry Bonfanti, riconosciuto internazionalmente quale esperto di Mediazione in praticamente tutti i campi ai quali essa potrebbe essere applicata (familiare, legale, aziendale, scolastico…) porta i discenti direttamente alla sorgente del confllitto: l’essere umano. Thierry Bonfanti non si limita a proporre mere tecniche “antincendio” o di “pronto soccorso” come fanno la maggior parte degli approcci alla mediazione. Sullo sfondo della Non Direttività Interveniente, Thierry invita ciascun partecipante a riflettere e a scoprire, ognuno nel rispetto dei propri tempi e dei propri approcci mentali, quali sono le cause reali che reggono la conflittualità tipica delle relazioni umane. Tutto ciò risulta alla fine assolutamente trasformativo per chi segue il corso e per coloro che godranno dell’intervento di un mediatore formato in questo paradigma.

Mi iscrissi al primo percorso (2014) consigliata da un’amica con la quale ci eravamo formate alla mediazione civile e commerciale: sarebbe stato uno strumento speciale di perfezionamento delle nostre competenze mediative per la sua applicabilità ed interazione con la vita quotidiana prima che professionale, in quanto la mediazione  è un  fenomeno psicosociale; potenziali mediatori sono non solo le persone ma anche i primati (Franz De Waal).
La metodologia adottata dal docente (prof. Thierry Bonfanti), diversa dagli strumenti di insegnamento tradizionali, sia dal punto di vista strutturale (es.   partecipanti in circolo, accomodati informalmente…) che educativo (metodo non direttivita’ interveniente N.D.I secondo i desideri degli iscritti), è stata, a dir poco, entusiasmante.
Imparare ad ascoltare, leggere e specchiare i propri sentimenti negli occhi  dell’altro in cui incontri la sua anima, entrare in empatia restando te stesso senza confonderti con l’altrui entità negli esercizi applicativi, come nei giochi di ruolo sono stati, questi, non solo obiettivi previsti dalla formazione, ma  effettivi momenti di crescita, anche psicologica. Personalmente, il percorso mi è stato di grande aiuto anche per elaborare un grave lutto familiare di quel periodo.
Perché mi sono iscritta al secondo percorso (2016)? Ho sempre sostenuto che per me si trattava di leggere una seconda volta lo stesso libro; nel frattempo io sono cambiata; nuovi sono i partecipanti; nuove le situazioni; nuova creatività; nuova crescita. Mediamo nella vita e per tutta la vita. A distanza di quattro anni sono consapevole di non essere più la stessa persona: ritengo di aver guadagnato in autostima, riscoprendo me stessa di fronte all’altro e non contro l’altro, avendo appreso che “il conflitto è uno scontro tra due punti di vista entrambi veri, tra due angoli di visuale che illuminano la stessa verità”, come asseriva anche Gandhi: una consapevolezza che implica la responsabilità di proseguire verso nuovi e più elevati obiettivi di crescita!
Mi sono iscritta al Corso sulla formazione alla mediazione credendo di imparare nozioni e concetti come in qualsiasi altro corso.
In realtà, più passava il tempo e andavo agli incontri, mi sono accorta che più che un Corso stavo seguendo un Per-corso.
Un Percorso che tutti, anche coloro che non intendono utilizzare la mediazione nel proprio lavoro, dovrebbero seguire: con gioia e talvolta con sofferenza, se ci si lascia trasportare dal flusso positivo del gruppo, condotto magistralmente da Thierry, si scoprono punti nascosti dell’anima che, oltre a farti capire un po’ di più chi sei, ti danno la giusta chiave per capire chi hai di fronte.
Solo attraverso questi passaggi e grazie alle preziose nozioni applicate in concreto nei vari incontri e giochi di ruolo, alla fine ci si sente con un valore aggiunto, di cui ora non potrei personalmente farne a meno.