Il progetto “SKILLATI! – Sviluppa il tuo potenziale con le soft skills” è un’iniziativa realizzata tra aprile e dicembre 2020 dal Laboratorio di Educazione al Dialogo in collaborazione con  Villa S. Ignazio Cooperativa di Solidarietà Sociale, High Score Gaming Center e Ass. Tavimacos  grazie al sostegno del Piano Giovani di Zona Trento Arcimaga.

Il progetto si è articolato nella realizzazione di una piccola ricerca sociale di cui siamo lieti di presentarvi di seguito i risultati, e nella proposta di un percorso formativo esperienziale di sviluppo delle competenze relazionali nei giovani sviluppato sulla base di quanto emerso nel corso della ricerca.

L’obiettivo principale è stato quello di sostenere i giovani nella fase di transizione alla vita adulta e di avvicinamento al mondo del lavoro attraverso un’esperienza di progettazione partecipata, che desse ascolto al loro punto di vista e ai loro bisogni per arrivare ad una formazione che potesse rendere consapevoli i ragazzi delle proprie capacità e delle proprie possibilità, puntando sullo sviluppo di competenze trasversali capaci di aiutarli ad auto-realizzarsi e a diventare adulti efficaci portando cambiamento nelle organizzazioni e nei gruppi in cui sono inseriti.

Di seguito trovate l’articolo introduttivo della nostra presidentessa Lorena Candela e il report della ricerca scaricabile in .pdf.

Una sperimentazione ben riuscita

Una bella metafora che mi è venuta alla mente è quella della bottega artigiana, dove un tempo i giovani andavano dagli artigiani esperti, per imparare i segreti del mestiere e diventare, a loro volta, esperti artigiani ben attrezzati per il loro futuro.

Proprio oggi che sembra che tra le varie età ci sia antagonismo, che un ragazzo e un adulto non possano parlarsi. Oggi che si è divisi in categorie di consumatori e si fatica a ricordarsi che tutti siamo persone. 

Oggi che dobbiamo stare distanti.

Noi siamo Laboratorio, luogo dove le cose cambiano, di Educazione al Dialogo, un compito fondamentale e necessario per essere persone. 

Probabilmente è ricorrente nelle associazioni il momento dedicato ai buoni propositi, ai desideri e alle speranze per il futuro. Le riflessioni che avevamo condiviso al L.E.D. riguardavano alcuni spunti importanti: il Laboratorio di Educazione al Dialogo è meno conosciuto in città di quanto la sua lunga storia meriterebbe, da qui la necessità di farci conoscere di più. Dovremmo rivolgerci ad un bacino di persone più ampio sia per numero sia per età. Dovremmo valorizzare i nostri volontari e le nostre volontarie, specialmente quelli più giovani . . .

Dovremmo attivare delle collaborazioni sul territorio.

Così è andata che la nostra giovane volontaria, Maria Luna Carpigo, ha pensato di approfittare di un bando comunale per le  politiche giovanili, grazie al quale si sarebbe potuto presentare un progetto rivolto a giovani tra i 20 e  i 35 anni di età, visto che, come lei stessa ha avuto modo di dire nella sua proposta: “nel mondo giovanile stare bene con gli altri è fondamentale in tutti i contesti, anche in quello lavorativo. Ma sono poche le occasioni in cui effettivamente il giovane può acquisire consapevolezza di sé e competenze nonché strumenti per migliorare le proprie soft skills e divenire così capace di fare la differenza nella qualità delle relazioni che intrattiene con gli altri, esprimendo i propri talenti e acquisendo consapevolezza del proprio potere personale”.

Marta Nuresi, coordinatrice del L.E.D. ha subito colto il valore e il senso di quell’idea e si è messa al lavoro insieme a Maria Luna per sviluppare il progetto e il Direttivo è stato ben lieto di approvarlo e sostenerlo, mettendosi a loro disposizione per consulenza e supervisione in caso di bisogno.

Un ciclo di serate formative a carattere esperienziale in cui potersi confrontare e sperimentare con altri giovani sulle tematiche legate alla qualità delle relazioni e delle competenze trasversali che permettono di migliorare la propria efficacia personale. Il fine è quello di coinvolgere attivamente i giovani e per centrare maggiormente la proposta abbiamo pensato di realizzare un breve sondaggio sulle tematiche che si vorrebbero toccare”.

Il percorso non è stato semplice, la pandemia ha travolto anche questo, costringendo a cambiamenti di tempi e di modalità.

La grande risposta al sondaggio  (quasi cinquecento persone) e l’attenta e generosa partecipazione del gruppo direttamente coinvolto negli incontri di formazione che si è adattato prontamente a lavorare da remoto con la stessa passione e disponibilità, induce un grande senso di soddisfazione e gratitudine.

La soddisfazione di veder confermati, anche in questi tempi difficili e confusi, i valori e i principi che hanno alimentato il Laboratorio di  Educazione al Dialogo nei suoi quasi quarant’anni di vita: la fiducia nel dialogo, il rispetto e l’accoglienza senza giudizio, la capacità di ascolto, il riconoscimento dell’altro.

La gratitudine verso chi ha pensato di cominciare quest’avventura, chi l’ha resa possibile, verso chi si ha avuto la pazienza di partecipare, rispondere a molte domande, mettersi in gioco, verso chi è stato curioso e chi, all’inizio un po’ perplesso, si è lasciato coinvolgere fino alla fine.

Grazie a tutti!

Con “Skillati!”i buoni propositi, i desideri e le speranze sono diventati fatti.

Lorena Candela – presidente Associazione L.E.D.