La Tendenza attualizzante e l’attivazione dei processi di cambiamento

spunti di riflessione dall’assemblea soci L.E.D: 2021

Non possiamo più continuare a vivere avvolti in un bozzolo di certezze, secondo cui vediamo il mondo tutti allo stesso modo” dice anche, profeticamente, Rogers ed effettivamente questo tempo ha incrinato o brutalmente spazzato via molte certezze, ci ha messi in uno sfiancante stato di allarme. Il fatto di essere qui dimostra che “la naturale tendenza umana a prendersi cura”, resiste, che la fiducia e la speranza sono ossigeno per noi che potremo continuare a incantarci di fronte al rosa del tramonto, a un pensiero gentile, a un abbraccio accogliente.

Rogers parla della “tendenza attualizzante” riconoscendo “la vita come processo attivo” secondo il quale indipendentemente da dove provenga lo stimolo o se l’ambiente sia favorevole o sfavorevole, “i comportamenti di un organismo possono essere compresi in termini del mantenimento, dell’arricchimento e della riproduzione di se stesso. È questa la natura stessa del processo che definiamo vita

 È questa la ragione per cui siamo qui ora, in questa idea di processo/movimento/cambiamento, per tenere il vitale filo rosso che ci tiene legati al passato, con i piedi ben assestati nella realtà e lo sguardo verso il futuro.

 Questo quadriennio è iniziato facendo i conti con un sentimento di mancanza visto che il padre fondatore e ispiratore del L.E.D.,  p. Livio Passalacqua ha lasciato Villa e il L.E.D. per “andare a giocare i suoi tempi supplementari” altrove come aveva detto scherzando allora. Per la prima volta nella sua lunga storia il Laboratorio di Educazione al Dialogo ha dovuto cominciare a camminare da solo e anche se, p. Livio ormai non esercitava alcuna attività era rassicurante averlo lì, con la sua saggezza e lucidità, pronto ad aiutare a tenere la barra dritta, a focalizzare le cose più importanti, ad alleggerire con una battuta.

Guardando un po’indietro nostalgicamente, verso il nostro faro e un po’ avanti per affrontare le onde abbiamo imparato che anche noi siamo un organismo e cerchiamo di vivere e innovarci, così abbiamo portato in porto il nuovo Statuto con grande impegno e grande lavoro, per questo siamo qui  all’Assemblea Elettiva a chiedere ai nostri soci di prendere il filo rosso di vitalità e generosamente procedere ed essere attivi in questo processo.

 È la nostra tendenza attualizzante che ci ha spinto ad andare avanti nella complessità, nell’orribile ed estenuante anno di pandemia, costretti a pensare a modi differenti di essere insieme, dopo un iniziale completo stordimento, abbiamo dovuto venire a patti con la relazione a distanza, con spostamenti di date, con proposte non raccolte, con intoppi tecnologici… , ma anche con nuove proposte e nuovi percorsi. Un impegno profuso con grande generosità che va riconosciuto con gratitudine.

C’è un bellissimo quadro di Fratel Venzo che rappresenta un  vecchio platano luminoso, con le radici sempre più affondate nel terreno e i rami dritti verso il cielo di un azzurro ridente una meravigliosa metafora per riconoscere la fatica del cammino di tutti, ma anche l’energia , la vitalità, e perfino la gioia (il gaudium) “di chi ha saputo ritrovarsi dopo essersi perso, di chi ha saputo attraversare l’angoscia…” (Francesco Stoppa).

E’ un quadro dell’età più avanzata del pittore, frutto di diversi anni di faticoso lavoro alla proprio ricerca sia pittorica che interiore e ci mostra la sua piena capacità esperessiva, il suo potenziale, la sua ricchezza ed il suo talento in tutto il suo splendido cromatismo.

Vorrei augurare a tutti noi di continuare con passione la nostra ricerca, per lo sviluppo del nostro pieno potenziale, affrontando nonostante le difficoltà che la vita ci pone di fronte, perchè esse diventino stimoli di cambiamento e di crescita.

Lorena Candela

Fratel Venzo, 1988 circa, Platano in un paesaggio  (il vecchio platano è vivo),

olio su compensato multistrato, 40×30 cm, proprietà della Compagnia di Gesù

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