A cura del dr. Lino Guidolin, psicologo-psicoterapeuta
emozioni

Il vasto e complesso “pianeta” del cuore si può articolare con i tre termini usati comunemente per definirlo: a) emozioni; b) sentimenti; c) stati d’animo.

Molti usano questi termini come sinonimi o come fossero intercambiabili tra loro. In realtà, essi rappresentano tonalità o manifestazioni diverse di vissuti affettivi. Prendendo a prestito i rapporti di parentela, si potrebbe dire che le emozioni e i sentimenti sono cugini più che gemelli, pur appartenendo alla stessa famiglia del cuore.

Da un certo punto di vista risulta anche difficile differenziarli nitidamente, in quanto sono connessi tra loro. Allora conviene provare ad abbozzare un quadro delle loro specificità.

Quali le differenze?

Per emozione s’intende una reazione intensa determinata da uno stimolo esterno (ad es., un panorama mozzafiato), o interno (ad es., un ricordo doloroso), che può risultare piacevole (ad es., una barzelletta), o spiacevole (ad es., una separazione affettiva), con conseguenti reazioni fisiche e psichiche.

Ad esempio, una persona può sperimentare vergogna se còlta con le mani nel sacco; o avere una crisi di pianto a seguito di una notizia funesta; oppure sprigionare un’euforia incontenibile dinanzi alla vittoria della squadra sportiva del cuore.

Il sentimento, invece dal latino “sentire” (= percepire con i sensi), riguarda la condizione cognitivo-affettiva che si associa ad una determinata emozione. Mentre l’emozione si manifesta a livello fisico-psicologico, il sentimento concerne la consapevolezza e richiede la mediazione cognitiva dinanzi a determinati stimoli interni o esterni.

Una persona può provare tristezza per la lontananza di un amico che va a studiare all’estero; oppure sentirsi in colpa per aver trascurato una relazione o non aver onorato un impegno.

In terzo luogo, per stato d’animo si intende una condizione interna, una sorta di umore prevalente che caratterizza gli atteggiamenti e i comportamenti del soggetto. C’è la persona portatrice di un tratto predominante di malinconia, evidente nello sguardo o nel tratto comportamentale; e un’altra che si annuncia serena, anche in situazioni avverse. Gli stati d’animo sono più durevoli delle emozioni e sono, spesso, legati al proprio temperamento.

Le differenziazioni aiutano, ma non sempre sono così ben definite, circoscritte: molto dipende dai contesti e dai soggetti coinvolti.

Tra emozioni e sentimenti

Orientativamente, le principali differenze tra emozioni e sentimenti riguardano:

  1. L’origine

Le emozioni si fondano sull’istinto e hanno origine nella parte più “primitiva” del cervello, il cosiddetto sistema limbico. La persona può sperimentare alterazioni respiratorie, cardiache e/o comportamentali, quali la fuga o la paralisi in risposta ad eventi/fatti specifici. Un ragazzo/a può spaventarsi e darsi alla fuga dinanzi ad un ragno che si arrampica sulla parete; oppure uno studente può bloccarsi dinanzi al docente che lo sta esaminando.

I sentimenti, invece, appartengono al lobo frontale e riguardano la lettura, l’interpretazione o la rielaborazione cognitiva delle sensazioni. Un individuo può avvertire rimorso per non aver detto o fatto quello che avrebbe dovuto dire o fare nei confronti di qualcuno che non c’è più.

  1. L’intensità e la durata

Le emozioni sono spontanee e si sprigionano immediatamente, quali modalità di allerta e risposta dinanzi a situazioni esterne o sensazioni interne. Durano poco ma sono reazioni intense. La persona, come indicatori emotivi, può sperimentare le farfalle allo stomaco, un respiro affannoso, la voce tramante, una risata coinvolgente, un nodo alla gola, un rossore sul viso, ecc.

I sentimenti, invece, sono legati alla riflessione e all’analisi di quanto sta accadendo alla persona, e vengono elaborati gradualmente; per cui sono più pacati, moderati e diluiti nel tempo e possono durare giorni o mesi. In un certo senso, il sentimento è ciò che “resta” dell’emozione.

In sintesi, allora, le emozioni sono più brevi e potenti; i sentimenti più duratori e dilatati nel tempo. Le emozioni predispongono nell’immediato all’azione (ad es., la persona che viene derubata, grida; oppure, chi è contento, canta). I sentimenti coniugano il sentire con la valutazione della situazione e la ricerca di modalità per rispondervi.

Sinfonia di colori

Queste tre voci – emozioni, sentimenti, stati d’animo – compongono quel mosaico di vissuti psicologici e relazionali che, con tonalità e sfumature diverse, attraversano l’esistenza di ognuno, dai suoi momenti più gioiosi agli eventi/fatti più sofferti. La presenza di queste “energie”/reazioni agli eventi/fatti della vita rende consapevoli.

Così infatti scrive Helen Keller:

“Le cose più belle del mondo non possono essere viste e nemmeno toccate.

Bisogna sentirle con il cuore”.