Trascorrere lunghe ore davanti allo schermo del computer o del cellulare può avere conseguenze negative sulla nostra salute, di cui dobbiamo essere consapevoli per potervi porre rimedio.
La luce blu emessa dagli schermi può causare “l’invecchiamento digitale”: la cute si disidrata, le fibre elastiche e collagene si deteriorano, compaiono iperpigmentazioni. Si possono avere anche disturbi del sonno, cefalea e problemi oculari quali secchezza, arrossamento, affaticamento dei muscoli, aumento della miopia.
È possibile eliminare tale luce attivando filtri di cui molti apparecchi sono dotati.
Un altro problema è la “Zoom-fatigue”, che consiste in stanchezza ed esaurimento fisico legati all’uso delle piattaforme digitali. Ci sono varie possibili cause: il linguaggio non verbale durante gli incontri online è molto ridotto e rende più difficoltosa la comunicazione; sentirsi addosso per lungo tempo gli sguardi degli altri partecipanti alle riunioni virtuali crea tensione; le immagini dei visi proiettate sullo schermo vengono percepite dal cervello come troppo vicine e questo induce una reazione di allarme, di iperattivazione, con liberazione degli ormoni dello stress. Si può rimediare, almeno in parte, spegnendo di tanto in tanto la videocamera ed orientandola in altre direzioni.
I primi piani del viso, così come appaiono sullo schermo, danno risalto a dettagli delle cute che prima veniva ignorati, come piccole rughe, punti neri, nevi, macchie pigmentate ecc. Tali alterazioni vengono spesso ritenute inestetiche e creano insoddisfazione per il proprio aspetto fisico tanto da indurre molte persone a ricorrere alla chirurgia estetica, la cui attività in Italia è aumentata del 20% durante il lockdown.
Restare fermi a lungo durante un collegamento può avere anche conseguenze negative sull’apparato muscolo scheletrico, con comparsa di tensioni dolorose a collo, spalle, schiena. È utile pertanto alzarsi di tanto in tanto per fare alcuni passi e un po’ di stretching.
– di Franco Perino