In Comunicazione Nonviolenta, riteniamo che ciò che contribuisce al nostro benessere sia un qualcosa da considerare e onorare.

Chiamiamo questo benessere “bisogni” anche se a volte la parola “bisogno” ci fa pensare al termine “bisognoso” e quindi uno stato di mancanza.

In effetti può essere vero, anche se più che di stato di mancanza, potremmo parlare di allineamento con un’energia che ci porta verso il benessere e che chiamiamo “bisogni”.

In quest’ottica, lo stimolo che ci arriva può tradursi in un bisogno di libertà o di spazio o di comunicazione, di riposo, condivisione ecc.

Trovando le emozioni associate e il nome che descrive lo stato d’animo, possiamo verificare dentro di noi se ciò che sentiamo corrisponde alla parola usata.

Dal pensiero, all’emozione, al bisogno…questo passaggio a volte può essere sufficiente ma nella maggior parte dei casi, le azioni che intraprendiamo per allinearci con il nostro sentire, ci permettono di creare la vita che vogliamo.

In teoria, tutto ciò può apparire semplice, ma la sfida si trova nel quotidiano, nell’ambito famigliare, lavorativo, con noi stessi.

Come possiamo quindi portare tutto questo nel nostro quotidiano?

Molto spesso per soddisfare i nostri bisogni adottiamo quelle che in CNV (Comunicazione Nonviolenta) vengono chiamate “strategie” cioè modi personali a volte creativi, ma spesso abitudini acquisite, per soddisfare i nostri bisogni.

Ad esempio se avverto il bisogno di divertimento, mi sentirò orientato a fare le cose che di solito faccio per soddisfare questo bisogno, in merito alle mie esperienze precedenti.

Se sento il bisogno di riposo, anche in questo caso, spesso seguirò il suggerimento dato dalla mia esperienza in merito. Questo processo lo possiamo applicare ai nostri bisogni quotidiani.

Nulla di male in tutto ciò, ma a volte le strategie (cioè i modi) che utilizziamo per soddisfare questi nostri bisogni vanno in contrasto con le strategie adottate da altre persone con le quali siamo in relazione, strategie, a loro volta, utilizzate per soddisfare i propri bisogni.

Un esempio ci arriva da situazioni famigliari in cui, ad esempio, il bisogno di svago e di relax del marito dopo una giornata di lavoro e il bisogno di collaborazione e supporto della moglie per la gestione dei figli.

Da una parte troviamo i bisogni del marito (riposo, relax, svago) e dall’altra i bisogni della moglie (supporto, collaborazione, sostegno, ecc.) e le strategie che adotteranno per soddisfare tali bisogni.

Potrebbe essere che il marito desidererà uscire con gli amici, e forse la moglie desidererà cooperazione dal marito.

Può sembrare che i bisogni siano inconciliabili e uno dei due dovrà rinunciare o lottare per soddisfare il proprio bisogno.

La CNV ci propone una visione nuova.

Stando nella consapevolezza che tutti i bisogni sono importanti, stando in un clima di collaborazione e creatività, aperti alla possibilità di contribuire al benessere di entrambi nel prossimo articolo, vedremo in che modo possiamo soddisfare i bisogni di tutti.