Cos‘è l’Arteterapia?
Che cos’ è l’ Arte terapia?
L’arte terapia è un’esperienza, che utilizza materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale.
L’ intervento si svolge attraverso un momento attivo, in cui la persona è protagonista di quanto avviene: l’ individuo esprime contenuti personali, che possono essere ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni, attraverso il disegno, la pittura, il modellare la creta, la musica, la danza, la drammatizzazione.
Nel momento in cui le sensazioni si traducono in un’opera, sia esso un dipinto, un disegno, una scultura, avviene un processo di auto-comprensione più profonda.
Il riuscire a raffigurare immagini, sentimenti , emozioni esprimendoli simbolicamente in una forma visiva concreta, permette di poterli osservare come una cosa staccata da sé, di prenderne le distanze. Così anche nelle immagini cariche di sofferenza si può creare uno spazio di comprensione e di elaborazione dei propri vissuti.
Vivere questa esperienza all’interno del gruppo permette di sperimentare un sostegno emotivo reciproco, calore e partecipazione, pur conservando ognuno la propria individualità e andando ad arricchire il patrimonio comune del gruppo stesso.
L’arteterapia va quindi ad utilizzare le potenzialità che ognuno possiede di elaborare artisticamente il proprio vissuto e di trasmetterlo creativamente ad altri, lavora con tecniche che sostengono l’Io, potenziano le qualità della persona stimolandone le capacità autorigenerative, favoriscono una migliore comunicazione tra corpo e mente, lavorando sull’unità della persona.
Per le persone può essere perciò di aiuto una attività che permetta di specchiarsi in sé e negli altri, senza timore di non riconoscersi e che favorisca l’elaborazione dei propri vissuti anche attraverso l’ espressione di sentimenti di paura e di ansia legati al tempo, al futuro ed alla vita stessa.
La finalità ultima non è tanto quella di manipolare parole o colori per produrre una composizione particolare, ma di utilizzare il medium artistico, in una dimensione ludica, come comunicazione e come sostegno all’ “Io sono”, proprio nel momento in cui il corpo organico e le vicende biologiche sembrano avere il sopravvento.
Per gli operatori della relazione di aiuto può essere una prima occasione per sperimentare su di sé modalità espressive nuove, attraverso la comunicazione verbale, gestuale, e visiva all’interno di un gruppo di lavoro, con la possibilità di reperire risorse cognitive e creative applicabili negli ambiti operativi abituali.
Carlo Coppelli