Il Caffè dibattito – incontrarsi sul Cambiamento

narrazioni dal Caffè dibattito

Il 13 giugno 2024 presso la sede della cooperativa Samuele si è svolto il caffè dibattito. L’edizione è stata condotta dal Dott. Thierry Bonfanti che, per chi non lo conoscesse, è uno psicologo psicoterapeuta, esperto in mediazione sociale, inventore, assieme al Dott. Michel Lobrot nel 1995 a Parigi, del caffè dibattito, approdato in Italia nel 2001.

Anche in questa occasione si è registrato una grande affluenza di persone che hanno costretto l’organizzazione a svolgere l’incontro nella terrazza esterna al bar. Nonostante le temperature non propriamente di stagione, le persone si sono accomodate nei rispettivi tavolini messi a disposizione dall’organizzazione.

Una volta pronti, il Dott. Bonfati ha introdotto lo scopo del caffè dibattito, spiegando che sarebbero stati i partecipanti a scegliere l’argomento della conversazione. In un primo momento è stato proposto un inizio di dialogo tra vicini, durante il quale ciascuno poteva esprimere liberamente un argomento di conversazione che ci si sentiva di poter condividere.

E’ chiaro che non tutti sono disposti a parlare con persone che non si conoscono, infatti io ho lascito esporre il mio vicino, che ha subito dimostrato di avere più entusiasmo di me nel raccontarsi. Ho cercato di ascoltarlo, con molta attenzione e si è quasi subito sviluppata una empatia reciproca, che ha portato a sviluppare il nostro discorso sempre più in profondità. Non è stata una cosa forzata, è venuta naturale poiché, in quel momento, in quella circostanza, eravamo solo due persone che desideravano comunicare il proprio essere.

Dopo questo breve esercizio, che ha aiutato tutti a sciogliersi un po’, il Dott. Bonfati ha chiesto ai 60 partecipanti di che cosa si voleva parlare, lasciando libero spazio alla fantasia di chi voleva esporre un argomento. L’assemblea ha subito raccolto l’ invito con tante proposte tutte interessanti, che meritano di essere in parte elencate: la seduzione, la difficoltà e la fatica nelle relazioni, il compromesso, la spiritualità maschile e femminile nell’era dell’intelligenza artificiale, la mancanza di diritti, che cosa accade alle persone vicine quando accade un cambiamento in noi, la consapevolezza dei nostri desideri e tanti altri. Gli argomenti proposti erano tutti molto belli ed interessanti, alla fine il più votato è stato il tema del cambiamento a partire dalla domanda “Cosa accade alle persone vicine quando accade un cambiamento in noi(33 voti).

Ci sono state molti interventi tutti interessati, con una forte esperienza personale.

C’è chi ha condiviso le difficoltà del cambiamento interiore ed il lungo percorso di ricerca fatto per riuscire ad affrontare e superare delle difficoltà, sviluppando la propria consapevolezza di sé e del proprio modo di muoversi nelle relazioni, per poi riscoprirsi una persona nuova.

Qualcuno si è concentrato sulle dinamiche di relazione con gli altri nel corso dei più importanti momenti di cambiamento della sua vita, mettendo a fuoco come il dolore talvolta ci renda ciechi a chi ci sta accanto o come, al contrario, sia difficile stare accanto a qualcuno che attraversa un momento di dolore o di cambiamento perchè questo ci disorienta, ci spaventa, ci fa stare scomodi o è semplicemnte per noi incomprensibile. Ma si è condivisa anche l’importanza della relazione e della vicinanza nei momenti di crisi, sia in termini di sostegno emotivo che di possibile ampliamento della propria visione della situazione stessa attraverso il confronto.

Abbiamo parlato di come i cambiamenti possano arrivare dall’esterno, mettendoci in difficoltà, attivando la nostra resistenza al cambiamento oppure essere una scelta che ci orienta alla ricerca di un maggior benessere e che si scontra con la difficoltà al cambiamento di chi ci sta vicino.

Le avventure, i viaggi, le diverse esperienze della vita, possono essere anche spiacevoli e tristi, possono avere momenti belli e brutti, posso mettere a nudo le nostre fragilità. Ma è proprio nel momento di difficoltà, dove ci scontriamo con noi stessi, che il viaggio insegna qualcosa di molto importante, o meglio, ci fa scoprire un lato di noi che non conoscevamo. A volte ci sorprendente, a volte ci soffoca, ma la domanda che mi sorge spontanea quando penso alle difficoltà che affrontiamo nella vita,  è questa: Siamo pronti a perdonarci? O ci condanniamo?

Ecco è con questa domanda che desidero concludere questo mio beve articolo, ma non dimentico di ringraziare il LED, la cooperativa Samuele ed il Dott.  Bonfanti per l’eccellente conduzione che ha fatto del dibattito, soprattutto pensando che condurre 60 persone, 60 teste, non è mai semplice.

Vincenzo Sibilio

volontario led

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